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Archivio di Stato di Grosseto

Le tracce della bonifica maremmana

La Maremma è il luogo dove ambienti naturali e selvaggi si intrecciano mirabilmente con paesaggi in cui l’attività e la presenza dell’uomo hanno lasciato una forte impronta sulla morfologia del territorio sin dai tempi remoti.

Le strutture legate alla Bonifica sono certamente tra le tracce più evidenti di questi cambiamenti.

Il Ponte Tura, così chiamato perché aveva lo scopo di “turare”, cioè tappare l’ingresso dell’acqua dell’Ombrone nel canale Diversivo, e la Steccaia, che assunse questo nome già dal Settecento per i pali e le gabbie in legno di cui era fatta, rappresentano le opere idrauliche più importanti della bonifica della Maremma, promossa prevalentemente durante il periodo lorenese e attuata da valenti scienziati e tecnici.

                                                                                  

I DOCUMENTI

  1. Steccaia (1787)

Disegno a china e acquerello su carta conservato nel fondo Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto, b.20, c. 28.

Il disegno rappresenta la proposta del matematico Pietro Ferroni per il prolungamento della steccaia d'Ombrone fino alla fabbrica della cateratta del Navigante. La tavola si compone di cinque disegni: il primo rappresenta la pianta della steccaia per chiudere il letto d'Ombrone, il secondo, il terzo e il quarto rappresentano sezioni e prospetti, e infine il quinto la pianta del tronco d'Ombrone in prossimità del dentello e la cateratta.

 

  1. Ponte di legno (1904)

Disegno a colori su carta conservato nel fondo Ufficio del Registro di Grosseto – Atti pubblici 1904 (II) (73).

Rappresenta le opere di bonifica in destra del 1° Diversivo d’Ombrone, in particolare i disegni sono allegati alla perizia dei lavori di costruzione di n. 4 ponticelli in legname sul fosso Collettore e delle relative rampe di accesso.

 

  1. Ponte Tura (1911)

Disegno a china e acquerello su carta conservato nel fondo Ufficio del Registro di Grosseto – Atti privati lug.-sett. 1912 (148)

Il disegno realizzato e firmato dagli ingegneri Bartolini e Pedone riporta il titolo di “Edificio di interclusione detto Ponte Tura del 1° Canale Diversivo di Ombrone contenente le paratoie coi relativi meccanismi, macchinari di manovra ed alloggi del personale”. La struttura come oggi la conosciamo risale infatti al 1914, pur essendo già presente al suo posto una struttura più antica che era stata eseguita da Manetti intorno al 1830



Ultimo aggiornamento: 06/09/2023