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Archivio di Stato di Grosseto

9-Giugno-2020

 

Viaggio tra le carte del Palazzo Moschini  oggi sede dell’Archivio di Stato di Grosseto

L’ARCHIVIO DI STATO DI GROSSETO

L’Archivio di Stato di Grosseto è nato come sezione dell’Archivio di Stato di Siena nel 1958, stabilendo la sua sede provvisoria in via Damiano Chiesa n. 53, in un edificio di proprietà dell’Amministrazione provinciale di Grosseto.

Sotto la direzione di Vittorio Petroni fu avviata la ricerca delle fonti storiche per costituire il primo nucleo del nascente Istituto. Nel 1963, in applicazione del DPR n. 1409 del 30 settembre, che stabiliva la creazione di un Archivio di Stato in ogni capoluogo di provincia, l'Archivio acquisì autonomia giuridica.

Nel 1967 l’Istituto stabilì la propria sede in un edificio privato sito in Via Monte Rosa n. 35. Ben presto i locali si rivelarono insufficienti ed inadeguati ad accogliere i continui versamenti ed i depositi di materiale, tanto che fu iniziata la ricerca di una nuova sede notevolmente più ampia e funzionale. Nel 1980 fu assegnato all’Archivio un edificio demaniale vincolato situato nel centro storico cittadino, in piazza Ettore Socci, il Palazzo Moschini.

 

LA SEDE ATTUALE: IL PALAZZO MOSCHINI

L'antico palazzo fu di proprietà del senese dottor Giulio Moschini e proprio con questo nome è rimasto infatti noto ai cittadini. L’edificio, già identificabile nella "Pianta della città di Grosseto" redatta da Odoardo Warren del 1749, fu ceduto ai fratelli Pozzi nel 1822 (doc. 1), i quali ampliarono l'edificio per permettergli di ospitare la sede del Tribunale della Regia Ruota criminale e civile di Grosseto (doc. 2). Successivamente, con la stessa volumetria ma con piccole modifiche strutturali, si ritrova rappresentato nelle mappe catastali del 1823 (doc. 3) e 1884 (doc. 4), conservate in Archivio di Stato.
Nell'Ottocento il palazzo ospitò dunque dapprima il Tribunale della Regia Ruota Criminale e poi, a seguito di una radicale opera di ristrutturazione eseguita nel 1885 dall'ing. Gherardo Gherardi, le Regie Poste (doc. 5). Rimane, a testimonianza di quest'ultima destinazione d'uso, un'incisione di fine '800 che rappresenta l'edificio con il lucernaio e gli sportelli per l'utenza, costituiti da ampi finestroni con infissi di legno in stile Liberty, e collocati da qualche anno nell'atrio dell'Archivio.
Disposto inizialmente su due piani, il palazzo fu rialzato di un piano nel 1908 (doc. 6). La facciata, come si presenta attualmente, è stata ridisegnata, agli inizi del '900, con forme architettoniche più semplici e lineari. Quando l'ufficio postale fu trasferito fuori dalla cinta muraria nel nuovo palazzo delle Poste, ultimato nel 1932, la struttura fu sede, fino al 1980, dell'Intendenza di Finanza (doc. 7).
Anche se lo stabile fu consegnato all’Archivio di Stato già nel luglio 1980 (doc. 8), i lavori di adeguamento strutturale terminarono nel 1983, ed in quell’anno avvenne il definitivo trasferimento dell’Archivio di Stato e l’inaugurazione della nuova sede nel mese di maggio (doc. 8 e 9). Per l’occasione fu organizzata e presentata una mostra dal titolo “Montemassi e Roccatederighi: documentazione archivistica di un feudo toscano dal 1770 al Catasto Leopoldino”. Mesi dopo l’allora Direttrice dott.ssa Serafina Bueti, scriveva in un articolo proprio dedicato alla riapertura dell’Archivio di Stato nella nuova sede alcune parole che appaiono tutt’oggi valide e adatte a ricordare l’importanza degli archivi: “la documentazione archivistica non costituisce soltanto traccia, memoria o semplice testimonianza di un avvenimento ma è fonte di nuove attività costituendo sempre in ogni caso il necessario, indispensabile legame, vivo e sempre operante, nel suo dinamico accrescimento, tra passato e presente e soprattutto tra presente e futuro”.

Didascalie dei documenti pubblicati nella galleria:

Doc. 1

1822 gennaio 25

I fratelli canonico Raimondo e Giuseppe Pozzi acquistano da Giulio Moschini di Siena per il prezzo di lire settemiladuecento, una casa posta in piazza S. Pietro con due pezzi di orto annessi alla medesima.

ASGr, Estimo di Grosseto, (v. n.) 410, arroto di voltura n. 2, 1822

 

Doc. 2

1822 dicembre 7

L’Uffizio dei Fossi autorizza il saldo al sig. Vincenzo Benvenuti per lavori eseguiti per la riduzione del nuovo quartiere destinato in Grosseto per uffizio della Rota civile e criminale. Allegate due relazioni e una pianta dell’edificio.

ASGr, Uffizio de' Fossi, 339, c. 387 (mandato di pagamento)

ASGr, Uffizio de' Fossi, 339, c. 409 (pianta dell’edificio)

 

Doc. 3

1823 aprile 10

Particolare della mappa di Grosseto del Catasto leopoldino, dove si evidenzia la particella 291, corrispondente al Palazzo Moschini.

ASGr, Antico Catasto, Mappe, Grosseto, sezione H, 1823

 

Doc. 4

1884 giugno

Particolare della mappa di Grosseto rifatta nel 1884, dove si evidenzia la particella 291, corrispondente al Palazzo Moschini.

ASGr, Antico Catasto, Mappe, Grosseto, sezione H, 1884 (con particolare)

 

Doc. 5

1885 novembre 14

Deliberazione del Comune di Grosseto per la riduzione del vecchio stabile già Pozzi ad edificio postale, in cui interviene anche l’ing. Gherardo Gherardi, responsabile dei lavori. Agli atti sono allegate anche 2 tavole di cui una che reca il prospetto del palazzo.

ASGr, Comune di Grosseto I deposito, X, 7, 1885 (atti e disegno)

 

Doc. 6

1908 febbraio 1

Progetto dei lavori di adattamento e di rialzamento del fabbricato demaniale sede delle Regie Poste e Telegrafi in Grosseto. Sezioni, prospetto e pianta.

ASGr, Ufficio del Registro, Atti privati, 1909, n. 139

 

Doc. 7

1938

Sistemazione del Palazzo ex Poste per i locali degli uffici dell’Intendenza di Finanza. Planimetria e disegno del portone di ingresso in legno realizzato dalla ditta Mariotti di Pistoia.

ASGr, Genio civile II versamento, 504, fasc. 5, 1937-1938

 

Doc. 8

1980 luglio 29

Verbale di consegna da parte dell’Intendenza di Finanza della Provincia di Grosseto dell’attuale sede dell’Archivio di Stato situata in piazza Ettore Socci n. 3.

ASGr, Archivio storico, Anno 1980, Categ. IV. Edilizia, Classe 2 Sede, 1980

 

Doc. 9

1983 settembre-novembre

Rivista trimestrale “Quaderni di cultura contadina”. La rivista contiene l’articolo della dott.ssa Serafina Bueti dal titolo “Aperta la nuova sede dell’Archivio di Stato di Grosseto con una mostra su Montemassi e Roccatederighi”.

ASGr, Biblioteca, X.A.1498/c, articolo della dott.ssa Bueti a p. 42

 

           

        

       

        

 



Ultimo aggiornamento: 06/09/2023